Cronache del IX Pedrone’s Trophy. Lucci e stile

Tutto il mondo della pesca è in trepidante attesa da oltre un mese dell’ormai classico report del “Pedrone’s Trophy”!  Il leggendario e prestigiosissimissimo trofeo di pesca di Anonima Cucchiaino, giunto nel 2018 alla sua nona edizione e disputatosi con una formula inedita: Pedrone @ Viverone.  Abbandonate le acque di casa dell’Idroscalo, finalmente no-kill (ricordate la nostra campagna del 2015?) ma purtroppo flagellate dalle gare al colpo che tanto ama Fipsas; il “sommo comitato organizzatore”, cioè io me medesimo che scrivo, ha indicato le placide acque prealpine di Viverone come arena della tenzone di pesca. La scelta si è rivelata vincente come qui di seguito leggerete nelle cronache della Serie A e della Serie B di questo gruppo pazzesco e impareggiabile che è Anonima Cucchiaino. 

nebbia lago viverone

LA CRONACA DI SERIE A – By Jacopo Savoia

Le barche scivolano lente sull’acqua silenziosa mentre la bruma avvolge ancora il paese sonnolento. Scherzavo! Le barche vengono scagliate in acqua tra mille schiamazzi, a onor del vero la maggior parte dei quali arriva dal gestore dell’imbarcadero che inveisce contro il figlio, all’alba delle nove. Ecco, è così che inizia la fase alieutica più pura di questa nuova formula del Pedrone: nuovo spot, ancora più tecnico, pesca seria e pranzo senza trattoria. Più durezza comporta meno morbidezza.

Ripasso delle regole al via…

Tra gli equipaggi c’è chi conosce il lago come le sue tasche e chi invece non l’ha mai visto nemmeno in cartolina, ma la disparità vera è quella che divide chi riesce ad accaparrarsi un motore elettrico e chi no.

Io e Pietro, naturalmente e antisportivamente, ce l’abbiamo. E ce lo godiamo tutto mentre battiamo palmo a palmo alcuni erbai con tecniche prettamente estive che portano nell’ordine (complici le temperature ancora miti): un luccetto a Pietro, un forse-bass perso per me e un infarto quando un gorgo sbaglia la rana di Pietro che zompetta tra le ninfee. Bene, non benissimo. Come sempre, intanto, gli astanti si dedicano alle tecniche più disparate: topwater a bass, gommette saltellanti o jig per i persici, heavyluccing e mosca. Altri invece si cimentano nel caro e vecchio sucking.

Luccetto mini per Pietro
Luccetto mini per Pietro

Iniziano a piovere messaggi e testimonianze sull’indiscutibile attività luciferina di luccini, persichetti e bassettini da quasi tutti gli equipaggi. Tutto è allineato bene quando pescatori accaniti incontrano pesci mordaci. Certo, manca ancora la bestia, ma siamo tutti sicuri che non tarderà a mostrare le pinne.

Max Chiodini e un bel lucciotto
Max Chiodini e un bel lucciotto

Infatti di lì a poco le misure salgono un po’, iniziando a diventare golose per il prestigioso premio miglior cattura.

Ruben e il suo bel luccio

Nell’arco della giornata siamo testimoni di lotte epiche con carpe strappate e gesti atletici mirabolanti come quando Paolo e Fabio, costretti ai remi per problemi con la batteria, si fanno trovare già in pesca dall’altro lato del lago, un instante dopo averli salutati bullandoci con il nostro motore… neanche fossero gli Abbagnale.

Jacopo e una cattura molto interessante. (Uso alimentare. N.d.R.)

Ligi al regolamento prendiamo la via verso il carroponte che metterà in secca la barca, ma ho ancora tempo di salpare un persico, già premasticato da qualche luccio, al quale, complice la carogna per una precedente slamata tiro una ferrata che nemmeno una martellata di Thor. Di certo non la sua miglior giornata.

Jacopo e un persico con un passato difficile...
Jacopo e un persico con un passato difficile…

Quando tante barche guidate da altrettanti ignoranti si ammassano in un punto solo si crea un discreto casino, tipo ora buca in terza media. Ma una voce forte si erge sul marasma: è Simone, parte dell’equipaggio Serie B Special Edition (composto da lui, non pescatore, un neopescatore e Francis), che urla con la sua forte voce da cantante: <Oh, ma lo sapete chi è l’unico invertito che non ha preso nulla?!?> Naturalmente lo sappiamo, è proprio Francis.

Il momento goliardia della manifestazione inizia così. Adesso ci aspettano i kiwi e i cachi.

Marco Bongiorni e un bellissimo persico

LA CRONACA DELLA SERIE B – By Francis Needham

La brutta notizia di questo Pedrone è stato il forfait all’ultimo minuto del mio compagno di Serie B Franco.

Il nostro equipaggio negli anni si è distinto non solo per aver centrato trofei ambitissimi quale il premio “migliore quipaggio” e il “pescatore più stiloso” – ma sopratutto per portare nell’evento lo spirito goliardico e dissacrante proprio della Serie B dell’ Anonima Cucchiaino.

Dovendo quindi sopperire ad una mancanza così importante, ho voluto comporre un equipaggio di “pesi massimi”, calando due assi.

La “Serie B Special Edition” Marco, Simo e Francis.

Il primo ad alcuni da voi sarà già noto per le sue performance alieutiche ed etiliche nel mio addio al celibato a Malta: il mio fratello musicista Simone “Sugar Daddy” Caputo.

Il secondo è Marco “Drugo” Bongiorno, nella vita artista ed insegnate d’arte, da poco tempo appassionato di pesca a spinning.

Equipaggio dunque di pesi massimi, ma non solo per la caratura dei personaggi, ma per il fatto che a conti fatti in 3 facevamo quasi 300 kili di furia alieutica.

Ragno e un luccino mini
Ragno e un luccino mini. Equipaggio: Ossolan Boat

Devo confessare che in questa situazione mi sono sentito un po’ sotto pressione.

Marco e Simone, per quanto filosoficamente pronti al cappotto, sperano in una giornata da ricordare, certi che l’avere a bordo un membro dell’Anonima Cucchiaino sia garanzia di pescate epocali.

Sopratutto Marco, prima volta che peschiamo assieme; prima solo consigli su whatsapp e report di cappotti clamorosi.

Il giovane Dario Barcella e una cattura straordinaria...
Il giovane Dario Barcella e una cattura straordinaria…

La strategia è semplice.

Io punto al trofeo che mi manca: “la migliore cattura”.

Zero distrazioni dunque, solo un imperativo: lanciare a casting esche enormi e cercare il big pike.

A Simone e Marco, abituati ad un’idea di spinning statico – cambio subito esche e monto due piccole stick del mitico Fede “Urban Fishing” Marrone, spiegando come animare le esche con stop e jerkate.

L’obiettivo per loro è di divertirsi con Bass e Persici.

Luccino-portachiavi per il grande cantante Simone “Sugar Daddy” Caputo

Pescando su erbai sommersi, guido la barca e indico ai ragazzi l’azione di pesca, cercando in tutti modi di metterli nella migliore condizione possibile.

Dopo neanche un’ora arriva la prima soddisfazione: botta in canna per Marco, che dopo un breve combattimento porta a guadino il primo luccio della sua vita.

Marco e il primo luccio della sua vita
Marco e il primo luccio della sua vita

Foto di rito, pacche sulle spalle, sorso di grappa e via.

Simone sbaglia un paio di ferrate sui pesci, ma si gudaagna il titolo di “mastro d’alga” per la sua incredibile capacità di tirare su quintali di alghe ad ogni lancio.

Marco continua la sua performance incredibile, portando altri due baby lucci ed un persico in barca.

Max e uno dei lucci più piccoli del mondo… Equipaggio “Ossolan Boat”

Simone, tra un alga ed un’altra, riesce anche lui a togliersi il cappotto con un baby luccio.

Inutile dire che il luccio era ricoperto d’alghe.

Il clima a bordo è superlativo – la grappa ottima, la compagnia ancora di più.

Paolo Goldaniga e una cattura di luccio da record…. forse il più grosso della sua vita 😛 Equipaggio “Bisticcio”

Comunque bravi tutti, belli tutti, che bello aver fatto prendere i pesci agli altri.

Io ovviamente ho cappottato.

Naturalmente la cosa non è sfuggita a quelli di Serie A che si sono prodigati in sfottò incessanti, che probabilmente continueranno a lungo. (In eterno. N.d.r.)

Almeno fino al prossimo Pedrone.

La premiazione
La premiazione

I PARTECIPANTI:

Serie A

Immensi, anche piuttosto belli e aitanti, performanti e irraggiungibili.

Pietro Invernizzi 

Jacopo Savoia 

Serie B – special edition

Gagliardi esordienti capitanati da un discutibile figuro barbuto, dileggiare la serie B della pesca è sempre bene.

Francis Needham 

Simone Caputo 

Marco Bongiorni

Bisticcio

Top players, over the top, una specie di Maverick e Iceman… quella barchetta è un F-14 pronto a fare fuoco!

Paolo Goldaniga 

Fabio Morini 

Pol di "Bisticcio" e un suo luccino
Paolo di “Bisticcio” e un suo luccino

Orca Trota

Un po’ Game of Trones un po’ Vikings un po’ Elisa di Riva Ombrosa, questi rudi pescapesci la sanno lunga, il loro scafo affronta le nebbie  con spavalderia e algida determinazione.

Ruben Gessaga 

Alessandro Galtarossa 

La barca iper-performante di “Orca Trota” !

Pam Pam

Lo stile si irradia da questo equipaggio, code che volteggiano con eleganza, outfits da vetrina della pesca di classe. Non prendono pesci ma non sembra importante, anzi forse sarebbe un  volgare contrasto a tanta bellezza.

Alessandro Negri 

Filippo Capriolo

Ossolan boat

Scesi da monti lontani, questi guerrieri della trota, con sassi e neve negli occhi, sul placido lago sanno far male… prendono pesci a ripetizione, sono una squadra di livello siderale.

Massimiliano Chiodini 

Ragno Piola 

Max e Ragno, due spinner di razza!
Max e Ragno, due spinner di razza e la loro elegante gondola in legno!

Dobro Team

Una vecchia volpe e una giovane lince, la lince perde uno scalmo alla prima vogata ma con funi e bestemmie la barca naviga e i pescatori pescano e pescano tanto!

Fabio Fusari 

Dario Barcella

Fabio e uno dei persici di "Dobro Team"
Fabio e uno dei persici di “Dobro Team”

LA PREMIAZIONE

Anche quest’anno il Pedrone’s ha offerto premi fantastici a tutti i partecipanti, grazie alla superlativa collaborazione con due brand fa-vo-lo-si che non mancano mai, sul serio, nelle nostre uscite di pesca: VMC e Sufix! Grazie-grazie-grazie!

Alcuni dei premi! #VMC #Sufix
Alcuni dei premi! #VMC #Sufix … vino, cappellini anonima e targhe disegnate a mano.

Premio Pescatore Più Elegante e Stiloso

Un premio importante per la manifestazione, con sorti alterne e picchi di eccellenza… Alessandro non delude le attese e sbaraglia la concorrenza: non capi tecnici, non palandrane mimetiche da carpista, no: dallo stivale alla coppola, passando per cravatta e gilet, lo stile e l’eleganza sono quelle degli stilemi classici della tradizione alieutica più nobile. Applausi!

“Alessandro Negri”

Alessandro Negri, pescaotre più elegante e stiloso 2018
Alessandro Negri, pescatore più elegante e stiloso 2018

Premio Miglior Equipaggio

Premio all’equipaggio più affiatato e mirabolante. Quest’anno tutti equipaggi spettacolari, ma i due ragazzi lo abbiamo detto: vestiti e agguerriti come Top Gun, poi mettici che hanno remato come matti e che uno dei due è venuto apposta da Genova, che han preso pesci, che sono bravi e belli… insomma, they win!

“Bisticcio”

Fabio Morini a sinistra e Paolo Goldaniga a destra: miglior equipaggio 2018
Fabio Morini a sinistra e Paolo Goldaniga a destra: miglior equipaggio 2018

Premio Miglior Cattura

Il premio al pesce ritenuto “miglior cattura” è il premio più ambito. Non necessariamente il pesce più grosso… per fare un esempio: un persico da 45 cm potrebbe battere un luccio da 90 cm, un temolo pinna blu da 30 cm potrebbe battere un siluro da 180 cm… In questo pedrone persici e bass non erano di taglia interessante, a giocarsi il premio il luccio di Ruben (Orca Trota) e quello di Fabio (Dobro Team)… ma Fabio ha qualche centimetro in più e un bel video del release: win!

“Fabio Fusari”

Fabio Fusari ritira i premi pazzeschi della Miglior Cattura 2018

CONCLUSIONE

I matusa, i governi, l’agonismo confederato, l’avidità del lavoro, la famiglia cristiana, il cambiamento climatico, la plastica negli oceani, l’Unione Europea, l’età anagrafica, le esigenze nutrizionali e assistenziali delle proli, i servizi segreti e forse anche la comunità rispettabilissima degli zingari, le fake news e il big data mining, tutto questo e molto altro cerca di ostacolare anno dopo anno l’organizzazione del Pedrone’s Trophy… Invece siamo ancora qui, ci divertiamo, imprechiamo forte e ridiamo ancora più forte, beviamo bianchini freddi e caffè bollenti, prendiamo, perdiamo, immaginiamo, sognamo,  rilasciamo pesci. Amiamo immergerci nella natura appesi ad una lenza, amiamo i pescatori che pescano sul serio… dove pescare sul serio significa con passione profonda, con consapevolezza, niente di più. Celebriamo così un compleanno, il compleanno del sottoscritto diventa una scusa per celebrare la pesca stessa o forse, per passare un’altra bella giornata in compagnia sull’acqua. Ma c’è poi tanta differenza?

Ci vediamo l’anno prossimo per la decima leggendaria e scoppiettante edizione del trofeo di pesca più ambito al mondo!

Rock’n’Rod

See You Spoon

In Rod We Trust

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