Occhioni aperti e perchie golose… Addio al Celibato a Malta

Occhione e Pesce Lanterna Puntato

Sirenetti in barca a pescareNon volevamo che capisse dove lo avremmo portato. Doveva essere convinto della defezione di qualcuno del gruppo, della destinazione entro i confini nazionali, anzi meglio, entro i confini regionali. Doveva tremare all’idea di pescare nel fango, lanciando pastura con la fionda. Massima umiliazione per degli spinners di razza come noi. Da quando ci annunciò che si sarebbe sposato, abbiamo fatto di tutto per trasmettere oscuri presagi. Io, il suo testimone, non dormivo la notte pensando a dove avremmo potuto realmente portarlo… solo un weekend lungo a disposizione, tanta voglia di pescare ma anche una squadra di eroi bramosi di sbocciare forte. Tutto per festeggiare l’addio al celibato dell’ultimo barbuto celibe anonimo! La fine di un ciclo, di un’era: tutta l’Anonima Cucchiaino con moglie.la squadra al completo!

Scogliera di Gozo

Scogliera di Gozo

LA GENESI

La squadra designata era di primissimo ordine: Franco, Jacopo ed io, come è ovvio, in quanto tre quarti di anonima, completati dal futuro sposo ,il quarto quarto, Francis. In aggiunta il “quinto elemento” Simone, alias Sugar Daddy, celebre cantante dei Cereal Killers, band in cui il promesso sposo suona la batteria.

Agli sgoccioli di una lunga cena milanese dal tasso alcolico sostenuto, non avevamo ancora designato la meta… tra il primo ed il secondo eravamo passati dai preventivi della vicina Austria a quelli della accogliente Toscana, avevamo scartato i lucci ed i licheni della Finlandia, della Svezia e di tutta la Scandinavia, rifiutato l’idea di bissare Irlanda o Danimarca, per quanto fossero ricordi da favola. Volevamo un posto al caldo, Francis ha fatto poche ferie quest’anno; al mare, Francis adora pescare in mare; divertente la sera, perché alla fine si trattava di un fucking stag party, e pieno di pesci pazzi! Qualcuno, dopo un giro di mirto, ha detto: <Canarie>. Seguito da un eco:  <Grecia!>. Ma il weekend lungo diventa molto corto in Grecia o alle Canarie e trovare i pesci difficile…  Qualcun altro ha detto: <Malta>. <Malta? CazzocèaMalta?> …

20161008_071459Google ed il mirto hanno regalato la magia del sogno: hotel lussosi con piscina sul rooftop a prezzi accessibili, il mare azzurro a due passi, spiagge da sogno, ragazze bellissime superate in splendore e numero solo dalle copiosissime Lampughe!

Lampughe dai mille colori che si affollano in mare, pronte a far divertire gli spinners italiani, seguite in festa da mangianze di tunnidi, orge di serra, barracuda leggendari… Perché Malta non è famosa per la pesca? Una domanda che al momento non è sembrata rilevante.

Hotel e voli presi in un battito di ciglia nell’euforia collettiva. Intanto Francis continuasse pure a crogiolarsi nella prospettiva grigia di una pescata all’Idroscalo al freddo o in una cupa cava dell’hinterland.

Per giorni abbiamo organizzato voli, chattato con pescatori locali, contrattato con charter, acquistato attrezzatura a quintali, fino ad arrivare ad oggi. Oggi è il giorno della partenza! 

L’amico Simone Rocker Pike con il suo van ci porta verso l’ignoto, Francis ancora non sa nulla e lo tiriamo scemo… in valigia ha giacche a vento e scarponcini da trekking; ma qualcosa non gli torna vedendo i nostri piccoli zaini. Come da copione Rocker Pike al volante si fa sfuggire una battuta <Allora si va a Endine, tinche e lucci?…>, seguito immediatamente dai nostri: <Noooo! Non dovevamo dirglielo…>. Francis sfoggia una furba pocker face, non si capisce bene se ci stia cascando oppure no, di certo si rilassa molto quando arriviamo all’Aereoporto di Orio al Serio!

Francis stag.. anzi "steg" party! Welcome to Malta!

Francis stag.. anzi “steg” party! Welcome to Malta!

Ci mettiamo in fila all’imbarco per Lamezia Terme, fino all’ultimo cerchiamo di beffarlo, ma ormai il clima è rilassato e frizzantino, c’è già aria di mare nei pensieri! Ed è aria calda, calda e umida, quella che ci accoglie usciti dall’aereo. Malta è molto calda e questo è bene quando ti lasci l’autunno milanese alle spalle!  Pool party malta

POOL PARTY @ THE ROOFTOP

Il fatto che il pick up prenotato da Milano ci abbia fatto aspettare venti minuti è solo un presagio dell’accoglienza maltese… L’hotel semi-lussuoso che ci attende, il “Be hotel”, meglio noto come “Wanna-Be hotel” , ha la straordinaria caratteristica architettonica di essere a cinquanta metri dal mare ma di non avere nessuna finestra rivolta verso onde e tramonti; al contrario si sviluppa, meglio dire si avviluppa, tutto intorno ad un cavedio, o come Francis fraintende: “canèdio”. Il cavedio è una hall interna in prato sintetico illuminata da luci strobo, che poi è anche il salotto buono del principale centro commerciale del quartiere del delirio di tutta l’isola.  Non potrebbe esserci idillio più idilliaco. Ma a volte la realtà supera l’immaginazione, così mentre l’olfatto è accarezzato dalle note delicate di patchouli, marcio e spogliatoio di antica palestra, entriamo nelle stanze ove i letti di design minimalista sorprendono il buon senso. Cameretta Be Hotel Malta...

Siamo carichi, ci facciamo un pranzetto di calamari fritti e aglio distillato, quindi andiamo in spiaggia! Le dorate distese di ghiaia della baia accolgono tanti corpi discinti di uomini e donne, cani e cagne, facciamo il bagno in quel tiepido intingolo ammirando l’architettura locale che si accalca tutt’intorno: edifici mai finiti fanno a gara con pretenziosi palazzi balcanico-inglesi, il rumore del traffico e di musica disco-pop spiana i pensieri e dopo qualche ora ci regala il tramonto. Spiaggia a St. Juliens, Malta

Siamo pieni di grana, con i portafogli carichi di banconote, di piccolo taglio si intende, saliamo baldanzosi verso il nostro rooftop! Al top del top in pratica!

Pietro e Franco, bombers da decate di euro...

Pietro e Franco, bombers da decate di euro….

 

La piscina sul tetto e’ quasi a sfioro, la vista e’ quasi bella, ed i nostri fisici sono quasi bellissimi; nonostante ciò le opulente ragazze all’altro lato delle sdraio dopo meno di cinque minuti se ne vanno e ci lasciano quasi soli.

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vino “isis”, ottimo vino maltese

Resta una matrona di età indicibile a far compagnia al nostro party esclusivissimo, brindiamo con mojito che sanno di diluente per smalto delle unghie e sorridiamo alla vita! Evviva Francis! Siamotropposplendidi! La prima serata ci aspetta, faremo i bravi, una bella cena al ristorante pregio, sbocciando con l’ISIS… Isis, ottimo vino bianco locale.

Le vie in cui camminiamo si animano di vita, luci e musica; cartelli promettono 62 chupiti a 19 euro ed altri mirabolanti avventure… questo paese dei balocchi non ci avrà, non questa sera, a mezzanotte e mezza siamo a letto. Sveglia alle 3.30. Pick up alle 4 per andare a far stragi di calamari, barracuda e predatori vari! Finalmente a pesca. image_00005Nelle nostre camerette abbiamo già armato le canne e preparato gli artificiali!  Un vero arsenale di 6 canne da spinning medio, una canna da spinning pesante, due da vertical jigging; due tonnellate di pescetti finti di ogni foggia, tipo e colore.

L’ALBA DEI MORTI PESCANTI.

Usciamo nel canèdio nella hall sbadigliando con canne in mano, ma dobbiamo arrestarci il tempo necessario ad alcuni energumeni per pestarsi fortissimo! Pugni in faccia e mosse di judo sono il loro buongiorno. La rissa si seda quando uno di loro cerca troppo a lungo di sradicare un cestino dei rifiuti, cestino in acciaio rivettato al suolo… quasi ci riesce, ma poi desiste, il mondo è salvo e raggiungiamo il van.

Saper guidare non è un requisito necessario per fare il conducente di van a Malta. Con questa premessa i venti minuti di transfer sono un’esperienza per uomini impavidi. E’ ancora buio quando scendiamo sul molo, la barca ha luci e motore acceso. E’ una bellissima barca e Pierre ci sorride e ci accoglie con tutti gli  onori. Diciamo sul serio questa volta! Barca adi Pierre a Malta

L’aspetto migliore della vacanza a Malta, dopo la compagnia impareggiabile, è forse la temperatura sempre mite, tra i venti e i ventisette gradi.

Non fa freddo mentre la barca sfreccia a trenta nodi verso Gozo, non fa freddo mentre, ancora al buio, tempestiamo di lanci l’imboccatura di un porticciolo a caccia di ‘cuda! Armiamo long jerk, ogni tanto qualche wtd, due lancetti a popper, a minnow affondanti… nulla. Il sole sorge regalandoci un’alba favolosa, mentre caffé e croissant ci danno le forze per pescare ancora durissimo.  Pierre lo sa: vogliamo pescare a spinning su pesci predatori e non ci arrenderemo MAI ad altre tecniche meno nobili…

Jacopo spinneggia duro!

Jacopo spinneggia duro!

La luce ormai ci mostra le splendide scogliere a picco di Gozo, sono davvero belle, il mare è davvero blu e trasparente… una costa stupenda che ci rimette in pace con queste isole. La bellezza naturale delle coste nulla ha a che vedere con gli scempi architettonici ed il caos caldo dei centri abitati.

Simone in pesca!

Simone in pesca!

Le ore passano cercando segni di vita sulla superficie abbacinante del mare o segnali nell’ecoscandaglio lungo il bordo di promettenti scalini del fondale. Pierre è sconsolato, a quanto ci dice il vento di tramontana del giorno precedente ha rovinato le condizioni… <Very bad condition, my friends!> 14647480_656456341197647_1008739148_o

Piano piano i popper, i needle ed i longjerk lasciano il posto a piccoli metal jig e piccoli lipless; lo 0.40 lascia strada allo 0.27 e, come per magia, arrivano le prime mirabolanti e memorabili catture!

Pesce Lucertola a spinning

Pesce Lucertola a spinning

Perchia per Pietro! Sciarrano per Jaco!  Lucertola per Jaco! La serie B, Francis e Franco, non ci stanno a cappottare, tentano l’estremo inganno: innescano piccoli tocchi di calamaro sulle ancorette dei metal jig e li calano a fondo… SBAM! Eccoli incannati con analoghe ragguardevoli prede!

Perchia a Slow jigging

Perchia a Slow jigging

Facciamo dei bagni favolosi baciati dal sole e dal nostro medesimo incommensurabile splendore!

Franco no, non fa il bagno, misteriosamente comincia ad indossare felpa e k-way con il sole a picco… qualcosa nel suo corpo lo sta sabotando.

Dopo il panino una trainetta può accompagnare solo, del resto qui non doveva essere infestato di lampughe? SBAM!  La mia fedelissima cannetta GLoomis da viaggio, che ha preso pescioni ai quattro angoli del globo , è in piega tra le mani di Jaco!  Il pesce prende almeno 300 metri 300 mm di frizione! Ed ecco a bordo un tombarello probabile record IGFA.

Tombarello su Rapala xxx

Tombarello su Rapala xxx

Le ultime ore ci accaniamo nuovamente in un coraggioso spinning costiero, la serie B insiste con jig-calamarati, la serie A non si piega e usa esche dignitose. In particolare io, Pietro, oso un’esca nuova di pacca che si rivela vincente: un buginu 140 argento e nero! Uno dietro l’altro prendo una ricciola e un barracuda! #truestory Suona bene vero? Peccato che la ricciola sia sui due etti, abbiamo evitato la foto, ed il barracuda sia lungo quanto l’esca…

Pietro, Buginu e mini barracuda

Pietro, Buginu e mini barracuda

Si va in hotel a farsi belli!  Pennichella, doccetta e taaac! Siamo pronti alla night-life maltese…

Francis si tuffa come un sirenetto!

Francis si tuffa come un sirenetto!

VITA IMPEPATA

Non so esattamente perché questa parola mi risuonerà nel cervello al rientro a Milano: “impepata”… dev’essere una delle tante battute sceme che diremo nel corso della notte, un whisky dopo l’altro, tutto gira intorno al fatto che serve tenersi vivi, svegli, impegnati, essere avidi di risate, di emozioni, di sentimenti, di amicizia autentica.

Alle volte la felicità va inseguita e poi tenuta stretta, alle volte i limiti si possono accarezzare e tanto basta. La vita è come una scatola di impepata di cozze, piccante il giusto da risvegliare il palato ma senza coprire il sapore vero della cozza al sugo.

Non di cozze è la cena al ristorante “Maltija”, bensì di lampughe, le uniche viste fino ad ora, di conigli, di pesci e carni varie e di vini chardonnay. Siamo stesi dalla pantagruelica mangiata, aggrediamo caffé e sambuca. Non basta. Cerchiamo un bar con terrazza, beviamo rhum e cola,  fumiamo shisha… fumare la shisha dopo una sveglia alle tre ed una lauta cena abbatterebbe anche Chuck Norris, solo il “Brucaliffo”, avvenente omosessuale calvo  di mezza età seduto accanto a noi, tutto di verde vestito, non sembra accusare il costante spipettare dal grande narghilé…

Quando notiamo che lui solo ci lancia occhiate languide, in un deserto di gioventù e di presenze femminili, ci alziamo barcollanti con una chiara missione in testa: spingere forte nei peggiori locali della città!

Saremo cinque eroi indomiti nella notte maltese! Yeaaah!

Ma Franco si ritira malato.

E Jacopo si mimetizza da muro, mentre camminiamo verso la gloria, sparisce e batte in ritirata verso l’hotel… resta il Promesso Sposo Francis, Simo il Cereal Killer ed io, il Testimone.  Saremo tre leoni indomiti nella notte maltese…

Il prestigio sociale che ci contraddistingue si staglierà nella notte maltese come un faro per navi alla deriva.

Francis e le porte dell'inferno...

Francis, promesso sposo, e le porte dell’inferno…

E qui finisce il racconto della notte… basti dire che alle quattro di mattina saremo di ritorno sull’erba sintetica sotto le luci strobo del canèdio  della hall, relitti umani depredati di ogni loro avere, carte di credito consumate quanto i nostri fegati, uniti da ricordi edificanti ed etilici. Simone, con l’occhio pazzo ci abbraccia come il coach di una squadra di rugby, ci scruta nelle tenebre dell’anima e con voce profonda ruggisce: <Dritto. Tiriamo dritto fino all’alba!>

Lo mandiamo con garbo affanculo, ridendo saliamo in camera e ci rovesciamo sulle brande. Domani è domenica. Domani alle 6 saremo in pesca!!! mare all'alba

VOMITINI E MULINELLI ELETTRICI

La sveglia è uno strazio. I tre leoni rantolano uscendo dalle stanze, occhiaie nere e occhi a fessura. Più di una ma meno di due, ore di sonno. Jacopo ci aspetta “spagliando” allegro. Franco purtroppo non ce l’ha fatta, febbricitante, non pervenuto.

Pierre ci ha promesso un sacco di pesci, la nostra attrezzatura resta in hotel, si farà un po’ di traina e pesca di profondità. Ci siamo arresi, siamo pronti a qualsiasi compromesso pur di vedere prede memorabili!

collasso generale in barca all'alba..

Rock’n’Rod

Simone, colui che ha esaurito le scorte di Black Label di tutta Malta, con il piglio con cui un equipaggio di pirati svuoterebbe botti di Rhum a Tortuga, oggi ha un colorito dell’incarnato che tende al verde… Francis ed io ci addormentiamo appena siamo fermi, persino nel van, nonostante la guida indecente dell’autista.

Jacopo invece sembra un giovane boyscout, lui che è l’unico del gruppo già al “livello due”, cioè con lo status di “padre-di-famiglia”, ha dormito, si è svegliato pimpante e si muove ad una velocità doppia o tripla rispetto a noi tre. E spaglia.

Salutiamo Pierre gemendo, la barca parte in una nuova memorabile alba! La scia si allunga dietro lo scafo in planata veloce, le coste a picco sempre più lontane. Siamo in alto mare, ventimiglia dalla costa; trainiamo due piccoli rapala filati cinquanta metri dietro la poppa… la barca traina facendo lo slalom tra i tantissimi “fad” disseminati tra le onde blu, boette che segnalano ricoveri, o meglio dire trappole, per pesci in alto mare. Traina in alto mare

Simone ha lo sguardo vitreo, sibila qualcosa come: <Oggi per me sarà una lunga agonia…>, qualcuno addita dei delfini all’orizzonte, Simone si sporge e sbocca fuori bordo!

Inutile specificarlo: non prendiamo un banano, ora dopo ora. Però Francis ed io dormiamo un po’, a tratti, cullati da sole e mare in abbondanza, Simone recupera… recupera funzioni vitali, collassato in stato catatonico sottocoperta a prua. Jaco spaglia serafico e si abbronza.

Simone collassato a prua...

Simone collassato a prua…

Il cappotto la fa da padrone, noi siamo sempre più rigenerati e desti, Pierre gioca l’asso: pesca di profondità! <My friends, prenderemo 60 pesci!>.  <Paura!> Rispondiamo galvanizzati ed ingenui, <…ma anche grossi?> La speranza sono cernie e merluzzi a quintali… <Yes, big!>

La tecnica è agli antipodi di tutti i princìpi di pesca che abbiamo sposato negli anni: esca naturale, ovvero pezzetti di sgombro e gamberetti; semi-impossibilità di praticare il catch&release, dato che si pesca in verticale su fondali di circa 300 metri; e, dulcis in fundo, mulinello elettrico comodamente seduti!

Pesca elettrica... non elettrizzante!

Pesca elettrica… non elettrizzante!

Inneschiamo 8 ami robusti per ogni canna, una simpatica catenella di esche su nylon spesso, sotto un piombo da 1 kg, sopra una vigorosa treccia. Alla prima calata, interminabile calata sui 300 metri di fondale, subito qualcosina sembra dare colpi da distanze siderali fino al cimino della canna: si schiaccia il bottone “on” sul mulinello elettrico… BZZZZZZZ… il mulinello recupera e, l’abile pescatore, aspetta tenendo la canna in mano. Alla mia lenza è appeso un bellissimo “Pesce Lanterna Puntato”, a quella di Francis invece un vigoroso “Occhione”; l’occhione è velocemente aperto in due dal capitano e lanciato in ghiacciaia per la cena…

Occhione vertical jigging

Occhione!

Andiamo a zonzo per ore cercando pesci con l’eco e calando qui e là, girandoci le canne… Prenderemo di certo merluzzoni e cernioni… No! Occhioni, occhioni, solo e soltanto occhioni. Aperti e in ghiacciaia. E’ pesca elettrizzata, non elettrizzante.

Simone è risorto, azzarda una calata di lenza da protagonista… SBAM! Qualcosa di bello gli piega addirittura la canna… il filo inspiegabilmente esplode, forse era abraso, forse forze oscure si sono prese gioco di lui. E’ la fine della nostra pescata a Malta, l’epilogo di questa grande avventura.

Selfie, promesso sposo e testimone

Selfie promesso sposo e testimone, Francis e Pietro

Ancora un bel bagno, sole, aria tiepida mentre la barca solca il mare. Malta non è solo carnaio di perdizione notturna, non è la spiaggia tra condomìni e automobili; Malta è questo mare bellissimo, assolato e aspro, troppo pescato dalla pesca professionale, troppo poco valorizzato rispetto al grande potenziale che avrebbe, qui, nel cuore del Mediterraneo. Nel nostro cuore per sempre, in un vortice di ricordi preziosi!

Milano ci aspetta e presto il matrimonio di Francis e Ilaria… auguri!

Rock’n’Rod barca e mare

 

 

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