L’Idroscalo l’è un pustasc. Rombi degli aerei in partenza da Linate, palazzi in vista, orari prestabiliti per entrare e uscire e, nelle belle giornate, è preso d’assalto da grigliatori, corridori, passeggiatori e canoisti. Ma siamo di Milano e quello è il nostro mare. Quello che ci dobbiamo far bastare quando la voglia di fare un lancio si fa insostenibile e non abbiamo tempo per andare più lontano. Esci da una pessima giornata di lavoro? Ti aspetta una pessima giornata di lavoro? La fidanzata ti ha incastrato per andare all’Ikea e hai mezz’ora per pescare? Nessun problema, c’è l’Idroscalo a un tiro di schioppo!
Per arrivarci dal centro di Milano basta arrivare in viale Argonne, andare sempre dritti percorrendo via Marescalchi, il cavalcavia Buccari, via Tucidide, via Corelli e via Rivoltana. Superato il Saini e il Centro Esposizioni di Novegro si arriva a una rotonda con l’Europark Idroscalo (il luna park) sulla sinistra. Alla rotonda si prende la prima a destra e si percorrono poche centinaia di metri sulla circonvallazione dell’Idroscalo fino ad arrivare a una seconda rotonda della quale prendere la seconda uscita a destra e parcheggiare. Per chi fosse più pratico della zona si tratta dello stesso ingresso del Circolo Arci Magnolia.
In alternativa, per arrivare comunque allo stesso parcheggio, si può uscire da Milano su viale Corsica, proseguire sempre dritti su viale Forlanini e, poco prima dell’aeroporto di Linate, svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per l’Idroscalo. Alla prima rotonda che si incontra basta prendere la prima uscita a destra e parcheggiare l’auto.
In realtà, se non si considera il contesto, pescare in quelle acque non è nemmeno malaccio. Lì sotto nuotano parecchi persici, lucci, bass e perca anche di buone dimensioni e parecchio smaliziati. Pinneggiando, per sfortuna loro, vicino a una grande città fa si che si siano visti passare sulla testa tonnellate di esche all’ultimo grido lanciate da schiere di spinner. Ed ecco che quindi spesso pagano di più esche tradizionali e ormai poco usate.
L’invaso è abbastanza esteso e i pesci vanno cercati dove c’è più vegetazione, a sud oppure tra gli ostacoli in acqua che non mancano. Lascio come al solito il piacere della scoperta dei posti migliori anche se a una prima occhiata salterà subito agli occhi che le sponde a est sono noiosamente sempre uguali e spoglie mentre quelle a sud ovest invece sono più infrascate e ricche di canneti…
Ci sono parecchie zone di divieto, temporaneo o permanente, quindi bisogna fare attenzione e consultare sempre bene la mappa dell’Idroscalo e il sito per controllare possibili eventi e manifestazioni.
Per pescare a piedi basta la licenza governativa e un permesso gratuito che si può richiedere alla Provincia di Milano in viale Piceno 60 e dura fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Per pescare dalla barca invece bisogna richiedere, sempre alla Regione, un permesso specifico del costo di € 15 che dura sempre fino alla fine dell’anno solare.
Pescare in barca permette di raggiungere anfratti altrimenti irraggiungibili ma rischia di essere molto faticoso. Esiste infatti un imbarcadero sul lato nord, ma affitta solo pedalò e barche senza motore. Quindi o ci si porta un motore elettrico oppure ci si deve sbracciare no poco per raggiungere posti interessanti.
Info utili:
Permessi
Provincia di Milano
Viale Piceno, 60
www.provincia.milano.it
Sezione riservata all’Idroscalo www.provincia.milano.it/caccia_pesca/pesca/idroscalo.html
Noleggio imbarcazioni
Chalet
Orari: 9-19
Tel: +39 348 59 02 525
Oh, finalmente un posto in cui posso pescare anche io senza sentirmi completamente fuori luogo. Anche se i pesci cittadini saranno abbastanza sgamati immagino. Attenzione però, perché ho letto che l’Ikea sta allestendo la propria riserva di pesca a Corsico: slamone, si dice…
Quei pesci sono supersgamati! Non come quelli della riserva Ikea, dove pare che la vera sfida sarà assemblare, fotografare e riporre nello scatolone tutti i pezzi della preda in tempi brevi per non farla soffrire…
Jacopo tutto bene e tutto vero quel che scrivi. Hai dimenticato solo le Carpe! Noi non le peschiamo ma ce ne sono molte e molti le pescano.
Giusto! Ho elencato solo predatori di sensibile interesse spinnofilo.
In teoria ci dovebbero essere dentro anche cavedani, carpe, pesci gatto, iridee, tinche e anguille anche se va detto che oltre a qualche carpa e qualche cavedano le altre specie non le abiamo mai neanche avvistate.
Riserve IKEA!!!?!?!?!? hahahahah 😉