Cosa desiderare per il proprio compleanno? Il mio desiderio si avvera ormai da 4 anni a fila: pescare con gli amici in un contesto goliardico e divertito. Per garantire la realizzazione di questo mio desiderio l’Anonima Cucchiaino mi ha supportato sempre nella creazione di uno degli eventi più attesi del calendario mondiale della pesca: il Pedrone’s Trophy! Quest’anno per l’appunto alla sua quarta edizione.
Mattinata di pesca dalla barca all’Idroscalo di Milano, in palio targhe commemorative ed infinito onore. Il premio principale va alla “migliore cattura”, ovvero il pesce catturato che, per razza e relativa dimensione, è giudicato più meritevole dalla giuria e dal comitato organizzatore, cioè io ed il mio ego.
Premi secondari: premio per il “pescatore più elegante e stiloso” e premio “miglior equipaggio” per la squadra più affiatata.
Questi gli equipaggi in gara:
– Anonima Cucchiaino Serie A: Jacopo e Pietro (quest’ultimo non in gara in quanto giudice supremo)
– Anonima Cucchiaino Serie B: Francis e Franco
– Arditi Bianconeri: Francesco e Matteo, che accolgono a bordo il flyer Ale Negri
– Longobarda: Ugo Lucchini e Stefano Casati
– Cazzoqui: Vitta e Piero, con la meteora Giò imbarcata e sbarcata in tempi record
– SCI, Spinning Club Italia: Fabio ed Enzo
Ringraziando moltissimissimo tutti i partecipanti, tutti bravissimi, bellissimi e miticissimi, lascio il racconto della giornata alle parole faziose dell’equipaggio “Serie B” che quest’anno è tornata a casa con zero tituli… Provando la tecnica vigliacca di catturare tanti piccoli pesci, è stata scavalcata nettamente in classifica da catture degne di questo nome. Ma diamo loro la parola, sono pur sempre “anonimi”.
Franco Vanni racconta:
” L’anno scorso noi di Serie B dell’Anonima Cucchiaino (Francis e Franco) al Pedrone’s avevamo dato tanto, quasi tutto: bionde chiome sintetiche, camicie di flanella stile Wayne’s World, arrivo in drifting sul prato dell’Idroscalo con la Smart e Thunder’s Truck a manetta come colonna sonora. Ripetersi non era facile e infatti non ce l’abbiamo fatta. «Frank, come ci travestiamo quest’anno?». «Non so, ma ci inventeremo qualcosa». «Dai perfetto, ci inventeremo qualcosa». «Sì, qualcosa di bello». «Esatto, qualcosa di bello». Alla fine non ci siamo inventati niente. Quindi, dopo una pausa rigenerante a Mc Donald’s, ci presentiamo all’Idroscalo poco prima delle 8 come mamma ci ha fatti. Cioè con gli scarponcini Timblerland, la giacca col cappuccio, la canna e il mulinello. Niente trucchi, niente effetti: quest’anno si fa sul serio. Quest’anno, dopo innumerevoli cappotti, la Serie B al Pedrone’s vuole prendere i pesci. Arriviamo all’ingresso del Bar Chalet, dove Pino Affer e la figlia Monica affittano le barche. Ci attendono tutti, in prima fila la Serie A di Anonima Cucchiaino (Jacopo e il festeggiato Pietro, da cui il nome Pedrone’s) .
Capiamo subito che la situazione è per noi favorevole: il cancello è chiuso, nessuno ha le chiavi, chi potrebbe averle non risponde al telefono e di conseguenza non si può entrare e accedere al lago. La Serie B è amica degli imprevisti, almeno quanto la A si trova a suo agio nell’organizzazione che tende alla perfezione. Il cancello chiuso è segno che gli astri sono con noi. Quest’anno, dopo innumerevoli cappotti, la Serie B al Pedrone’s è determinata nel volere prendere i pesci. Approfittiamo dello stallo di fronte al cancello chiuso per consegnare a Pietro il suo regalo di compleanno (un borsone nero griffato Anonima Cucchiaino) e riceviamo da lui regali altrettanto strepitosi: una nuova maglia Anonima Cucchiaino (le nostre sono logore) e una maglia bellissima destinata alla sola serie B, che ironizza sulla nostra omosessualità. Grazie micio. <3. Solo due persone in occasione del proprio compleanno fanno regali: Pietro e Gesù Cristo. Decidiamo di aggirare il problema del cancello chiuso dirigendoci verso un altro cancello. Entriamo, raggiungiamo la riva, armiamo le canne, prendiamo possesso delle barche, cominciamo a remare, lanciare, rifare nodi, cambiare moschettoni.
Ogni equipaggio sceglie una strategia di gara: pescare subito negli hot spot vicini all’imbarcadero, puntare dritti sui migliori punti lontani, trainare lungo costa, trainare in mezzo al lago per stanare i big lucci e i giant bass a riposo. A bordo della barca di Serie B, l’armonia è totale. Stiamo pescando bene e lo sappiamo. Siamo entrambi dei begli uomini, nonostante i primi capelli bianchi. Siamo decisamente dei tipi affascinanti. Lo dicono i nostri sguardi sicuri, i nostri gesti potenti ma misurati, l’evidente interesse nei nostri confronti delle giovani e spigliate ragazze che fanno jogging sulle sponde in tutine fluo.
Annusiamo l’aria e ci rendiamo conto di un’evidenza: quest’anno, dopo innumerevoli cappotti, la Serie B al Pedrone’s sta per prendere i pesci. La serie B vuole prendere i pesci, eppure i pesci non arrivano. Mangiamo biscotti, beviamo caffè nero, ci facciamo innumerevoli autoscatti, cambiamo spesso esca. Franco dispone anche di canna da mosca e streamer. Non si sa mai. Di quando in quando, incontriamo altri equipaggi. Artom e Vitta hanno imbarcato il ritardatario Gio e provano un approccio surf and turf: due stanno in barca, uno a turno scende a terra e lancia da lì. Francesco, Matteo e Ale, eleganti e come sempre rispettosi degli amici/avversari, tengono le distanze di sicurezza dalle altre barche e hanno l’aria di stare pescando al meglio: due cucchiai e una mosca sempre in acqua per loro.
Non vediamo la Serie A, né la barca dello SCI e tanto meno la Longobarda. Noi di B abbiamo pescato bene, è vero. Ci abbiamo creduto, certo. Ci stiamo ancora abbastanza credendo, ci mancherebbe. Fatto sta che sono le 11.30, manca un’ora alla fine della gara e non abbiamo ancora pescato nemmeno un pesce. A bordo l’armonia della coppia sembra dare i primi segni di cedimento. «Franco – dice Francis – scusa se te lo dico ma a pescare a mosca fai cagare, fai troppi falsi lanci e disturbi la mia azione di pesca». «Francis – risponde Franco – non è possibile che ti disturbo, sono dall’altra parte della barca, è come la storia del lupo e l’agnello».
Piccole incomprensioni da coppia navigata. Piccoli fastidi da sveglia presto la domenica mattina. Piccoli attriti, inconsciamente cercati per rendere litigarello ciò che altrimenti non è bello. <3. Fino a quando Francis non urla «Eccolo lì! È enorme!!». Il bass gigantesco sonnecchia a bordo riva. Lanciamo e lanciamo. Cambiamo esche e recuperi. Nulla. Quest’anno, dopo innumerevoli cappotti, la Serie B al Pedrone’s sta sclerando per prendere QUEL pesce. Il superbass dorme. Lancia che ti lancia in cerca del big bamboo, alle lenze della Serie B restano attaccati bass da 30 centimetri, persici da 26, persici da 27, altri persici, ancora persici. Ci facciamo foto di ogni genere. Foto di persici. Foto di pescatori di Serie B e persici. Persici e ancora persici.
L’equipaggio di Francesco, Matteo e Ale ci vede e ci applaude (grazie ragazzi). Anche loro hanno preso i loro bei persici e bass. Sorridiamo tutti, siamo tutti contenti. «Forse abbiamo vinto!», dicono in coro Franco e Francis. E di colpo i sorrisi di gioia di Francesco, Matteo e Ale mutano in ghigni di scherno: «Ma perché, non lo sapete?». Mancano quindici minuti alla fine del Pedrone’s e per la Serie B arrivano una notizia cattiva e una buona. Qualla cattiva ce la dicono urlando da una barca all’altra Francesco, Matteo e Ale: «Ragazzi mi sa che non avete vinto un bel niente – dice Francesco – Fabio ha preso un luccio da 95 centimetri».
Quella bella ce la dà la Serie A, senza nemmeno dover parlare. Il linguaggio del corpo è inequivocabile.
Lanciano in maniera compulsiva nelle ultime pozze di fianco all’imbarcadero. Cambiano esca con frequenza imbarazzante. Guardano di sottecchi le altre barche credendo di non essere visti. In pratica: stanno cappottando. Noi ci bulliamo dei nostri piccoli teneri persici, loro rispondono con: «Certo, i vostri pesci sono più piccoli delle esche che usiamo noi!». Non mi sembra il caso di aggiungere ulteriori commenti.”
Francis Edward Needham aggiunge:
Nonostante, tutto tornati sulla terra, io e Franco abbiamo rivissuto la mattinata come fosse la pubblicità di un noto Amaro: aggirandoci fra i vari team, mimavamo ferrate e traiettorie di lancio, scambiavamo pacche sulle spalle e battute ironiche. Con Franco abbiamo sportivamente assistito alla premiazione dei vari team : quest’anno la serie B esce dal Perdone a mani vuote, ma con la consapevolezza di aver sfiorato l’impresa, con un risultato che in altri anni avrebbe regalato una spiazzante vittoria.
Dopo la premiazione alcuni salutano e tornano alle loro case per placare l’invidia di fidanzate, animali da compagnia e datori di lavoro; altri si dirigono con vero furore a mettere la gambe sotto al tavolo in trattoria. L’atmosfera, il cibo, la compagnia è eccellente, ma io ad un certo punto inizio a rimurginare su quello che è accaduto la mattina. Inizio a pensare all’impresa mancata. Noi di serie B che arriviamo sottotono e zitti zitti andiamo a vincere il pedrone. E invece no – proprio quest’anno deve uscire il GIGA LUCCIO…
Alla mia sinistra il team vincitore, chiacchieriamo, ma io sono sempre più cupo. Ad un certo punto usciamo a fumare, sono solo, Franco è tornato al lavoro, ho di fronte il pescatore vincente. Devo sfogarmi, non resisto più.
“Bravo bel luccio … che esca! …che tecnica! Ma anche CHE CULO! ”
Ho temuto di offendere, di non essere compreso e invece sono subito risate e sfottò. Caffè, amazzacaffè, pagare il conto e salutarci. Io punto il divano, mentre la Serie A andrà a far finta di cappottare da qualche parte che non ricordo.
Viva il pedrone, Viva l’anonima cucchiaino
Sorvolando su quanto siano mendaci le parole della B, rammaricata e delusa dalla sua propria pochezza, sorvolando su quanto sia stata nobile la serie A che, consapevole dai primi minuti del meravigliosa traguardo da battere (luccio 95cm) non è scesa a compromessi e con tenacia ha cercato fino all’ultimo il Big Fish con esche grandi quanto il sogno di virilità di un elefante d’Africa, sorvolando su tanti dettagli divertenti degni di essere raccontati di quella giornata di pesca, ricapitolo infine i premi assegnati:
Assegnazione Trofeo – Premio Miglior Cattura
Premio Miglior Cattura a Fabio Brusa di SCI
Erano circa le 10.00 quando abbiamo visto a 50 metri da noi la canna di Fabio piegata in due, mentre ci avvicinavamo il pesce veniva salpato.
Fabio aveva appena vinto il Pedrone’s con uno spettacolare luccio a spinning di 95cm. Fotografato e misurato dal giudice stesso (io) è stato ovviamente rilasciato in ottima salute. Complimenti, pesce stupendo, dalla livrea molto molto scura, ma in perfetta forma che ha lottato con fierezza esibendosi in fugone ed uno spettacolare salto!
Un pesce che alza l’asticella dell’ambizione per questo trofeo.
Premio Pescatore più Elegante e Stiloso
Premio Pescatore più Stiloso ed Elegante a Alessandro Negri
Coppola in tweed con mosche da salmone appuntate, giacca anch’essa in tweed, maglione in cachemire beige, camicia e cravatta ma in stile outdoor, panta a coste larghe alla zuava, calzettone alto verde e scarpetta marrone, tecnica di pesca rigorosamente a mosca. In altre parole: ha stravinto! Sbaragliando la concorrenza, in particolare Francesco Invernizzi, favoritissimo di questo premio.
Anche in questo caso si è elevato il livello rispetto alle precedenti competizioni, per il quinto anno per poter vincere si prevedono collezioni ad hoc di rinomati stilisti .
Premio Miglior Equipaggio
Premio Miglior Equipaggio a “Arditi Bianconeri”, Francesco Invernizzi, Matteo Boroli e Alessandro Negri
Deluso dalla scarsa coreografia e preparazione della Serie B, (che l’anno scorso aveva vinto a mani basse questo premio con uno show degno del loro gruppo di appartenenza…) il pubblico ha potuto ammirare durante tutta la mattina l’armonia che regnava a bordo degli Arditi Bianconeri. Tutti e tre elegantemente vestiti, ben si muovevano sulla piccola barca ed il fatto che uno di loro facesse volteggiare la coda di topo non è mai sembrato un problema. Inoltre tutti e tre si sono concessi una cattura, un pesce a testa, cosa chiedere di più a una squadra?
Anche quest’anno l’epilogo è stato in trattoria con Cassoela, fiori di zucca fritti, cotechini e polenta, dolci e barbera!
Grazie a tutti e al prossimo anno!
L’Anonima Cucchiaino è anche tutto questo e molto di più…
Rock’n’Rod
- Prospettiva luccio 95cm
- Fabio guarda i 95 cm di splendore del suo luccio!
- L’equipaggio SCI e il luccio vincitore!
- Il Luccione rilasciato…
- La serie B ed i suoi pesci!
- Franco mietitore di percidi!
- Piero Artom e un bass dell’idroscalo!
- Persico a jig!
- Francesco in caccia del Premio Stiloso
- L’equipaggio di Serie A
- La misura delle esche usate dalla serie A
- Persico dell’Idroscalo
- Persico a mosca!
- Amazing Idroscalo landscapes…
- Amazing Idroscalo landscapes…
- foto dal Pedrone’s 2013
- Lo stile in pesca!
- Ale mostra i suoi premi alla platea
- Premio miglior equipaggio
- fotoshoppata trash per i premi del Pedrone’s 2013
- Catture importanti!
- preparativi pre-gara
- Borsone dell’Anonima Cucchiaino
- Speech della premiazione
- Vincitore Trofeo: Fabio Brusa SCI
- Premio Pescatore più Stiloso
- Premio Pescatore più Stiloso
- Il Premio Miglior Equipaggio
- Tra noi la maglia della Longobarda calcio!
- Tensione pre-gara
- Barche al via…
- L’equipaggio Arditi Bianconeri
- amazing Idroscalo landscape
- Jacopo e il Genepy
- La nuova divisina della serie B
- Regali Graditissimi dagli amici al festeggiato, due vacchie conoscenze: Finlaggan & Mac Callan
- Il logo dell’Anonima risplende sul borsone: tanti auguri Pietro!
- attesa davanti ai cancelli
p.s. La Trattoria dei Cacciatori Via Trieste, 2 20068 Peschiera Borromeo Milano; 027531154
Grande il Pedrone’s!!!!!! e con grande onore scrivo il primo commento in una mattinata di cazzeggio!
Purtroppo ero in condizioni fisiche precarie, ma non me lo sarei mai perso, ma se fossi stato in performance sicuramente avrei fatto almeno il metrone ahah!
A parte gli scherzi, con quest’edizione l’asticella si è davvero innalzata a livelli difficili da superare, ma che dico! anche solo da eguagliare, il coccoluccio, lo style ed il resto hanno surclassato la precedente edizione non di poco!!
Un saluto a tutti e al prossimo anno!
grande Piero. anche se le “condizioni fisiche primarie” e l’assenza nel racconto non descrivono abbastanza bene. Hai provato ad addormentarti al sole. Forse ci sei pure riuscito.
In ordine;
mai venire ubriachi fradici, lo si fa direttamente sulla barca.
mai venire malati.
mai venire all’orario dell’appuntamento tanto è sbagliato.
mai venire se sei Giò e/o Vitta.
per il resto essermene andato prima della premiazione e prima dei 5 primi e dei 2 secondi alla trattoria mi ha infastidito non poco. Mi sono ubriacato per ripicca.
Ripaga solo vedere l’articolo su repubblica.
L’anno prossimo la nostra barca spaccherà tutto e tutti.
Dovrete inventare i premi per quanto vi spaccheremo.
Anzi.
Vi spaccheremo i premi perchè spaccheremo di brutto.
Grandi ragazzi, davvero una giornata da ricordare, come sempre il Pedrone non tradisce le attese!! Per me è sempre un grande piacere rivedere “vecchi amici” e conoscerne di nuovi, tutti con in comune la grande passione per la pesca (c’è anche chi ne soffre come una patologia)! Ogni anno i partecipanti aumentano, e la competizione si fa sempre più serrata, tanto che quest’anno è uscito il primo big fish (complimentissimi a Fabio), tra qualche ci saranno TV e stampa a seguire l’evento (già Repubblica riporta dell’evento) e ci sarà bisogno di una flotta di candaian!!
Un saluto particolare al mio equipaggio Fra ed Ale…mamma che onore essere sulla stessa barca dei dominatori del premio stile degli ultimi anni!!
Grazie a tutti….bella!!
Grande prova di potenza di Fabio che ha decisamente sparigliato i giochi, togliendo anche il piacere di contendersi il premio miglior cattura a suon di millimetri… Oltre allo spettacolare luccio c’è da segnalare un’isolita attività che ha portato QUASI TUTTI a potersi vantare di almeno una cattura.
Ottimi tutti, bravi!
…”QUASI TUTTI”…
….lo sai che l’anno prossimo ti schiaffeggerò la faccia con la coda di un megalodon?