L’Anonima è molto legata alle sue tradizioni, le cui radici si perdono nelle nebbie del tempo, e si impegna per celebrarle come meritano. Il 24 dicembre è sempre stato deputato alla pescata più ignorante e becera dell’anno, il lago a pago. Negli anni le diapositive che si sono accumulate nell’archivio della riunione natalizia farebbero accapponare la pelle anche al più becero essere senziente che mai abbia preso una canna in mano: litigi coi gestori, sacchetti di iridee usati come armi improprie, release a suon di badile, ancorette piantate nelle mani.
Quest’anno però abbiamo scelto di santificare il Natale con una pesca “vera” che non istigasse in noi tutta l’ignoranza dimostrata in passato. Ambiente naturale, pesci selvatici, cappottone dietro l’angolo. La serie B si dimostra tale in ogni situazione, spingendo per un appuntamento alle 9 e tornare alle 14 con due ore e mezza di macchina, noi di serie A vorremo fare l’alba, ma troviamo un accordo e partiamo alle 8.30. Cerchiamo gli aspi dove li abbiamo presi nelle ultime settimane. In breve tempo il gruppo si sfalda con Franco, dedito alla nobile arte della pesca a mosca, e Francis che rimangono in un bel giro di corrente mentre io e Pietro risaliamo in un’azione di ricerca.
Tra una sorsata di vino e due chiacchiere il tempo passa veloce. Niente viene a disturbare il nuoto delle nostre esche fino a quando Pietro perde una bella tuonata che sfortunatamente lo coglie distratto. Poco dopo è il mio turno, una mangiata decisa in mezzo alla corrente, qualche testata ed è già a guadino. Tra le maglie gommate vedo il mio regalo del fiume, un cavedano preso dove non credevo ce ne fossero nemmeno più. Felici per la piacevole sorpresa, ci ricongiungiamo alla B, che sta cappottando come le si confà.
È già il momento di mettere le gambe sotto il tavolo. Alcuni si trattengono, in vista delle incombenti maratone mangerecce, altri invece, col plauso e l’ammirazione di tutti gli astanti, si concedono un secondo leggero a base di tre uova al tegamino. Professionismo.
La reunion è al termine, la tradizione è stata rispettata, il Natale onorato.
We fish you a merry Christmas and a fishy new year.
Jacopo sei il migliore, l’ho sempre saputo 😉 ma ora che vedo il grande Cavedano del grandissimo Fiume riconoscere il tuo talento e concederti il suo abbraccio…. ti sento fratello mio anche 🙂
Possano i ciprinidi sempre accompagnarti (quando non vai a trote intendo 😀
Ciao
Ciao Gabri, grande! È un onore sentirselo dire da uno che ha un’esperienza ciprinicola come la tua. A presto! 😉