Divani & Tafani

Pietro e una trota fario a mosca VMC hooks #oakley
Pietro e una trota fario a mosca. #oakley
Paesaggi della Valsesia offerti al pescatore

Paesaggi della Valsesia offerti al pescatore

La strada fa capire che con la quota tutto cambia, dopo un’ora di noioso rettilineo iniziano una serie di curve, il paesaggio non più monotona pianura è un susseguirsi di boschi, paesi e montagne tutt’intorno. Ogni volta che passo da questi tornanti riconosco dettagli visti tante volte sin da bambino, una roccia, una chiesa, una pianta, una scritta sbiadita sul muro; ogni volta che la strada inizia a salire io sento che sto tornando a casa, al mio fiume. E’ venerdì sera, la Milano dove sono nato e cresciuto era calda e umida, la Valsesia che mi aspetta è fresca e sa di legna e pietra bagnata. Stasera riunione con gli amici qui a Varallo, si discute di gestione delle acque, della società dei pescatori, poi chiacchiere e un giro di amari, domani si va a pescare!

Stefano Mondini lancia a mosca

Stefano Mondini lancia a mosca

Entrambi ci troviamo all’appuntamento in anticipo di quasi mezz’ora, un classico tra veri pescatori. Il sole è sorto da poco ed il caffè è un piacere profondo. Stefano ed io oggi pescheremo insieme, solo ed unicamente pesca a mosca, a streamer per la precisione. Quando me l’ha proposto ho accettato con entusiasmo, esattamente quello che voglio: fare esperienza su tecniche che conosco poco. Caccia alla trota marmorata quindi, ma in un modo diverso da quello da me tanto praticato in passato.

Trota iridea a streamer, ami VMC, canna e mulinello gloomis

Sté mi ha legato degli streamer favolosi sui suoi ami vmc che bucano come rasoi, streamer spiombati che lui usa legato a uno spezzone di fluocarbon 0,35  di circa un metro, legato a sua volta a circa un metro e mezzo di polyleader slow sinking (filo affondante N.d.R.) ed infine alla coda galleggiante del sette su canna nove piedi. Anche io nove piedi coda sette, galleggiante, ma inizio con un solo uno spezzone lungo di fluorocarbon e uno streamer piombato.

Stefano combatte una trota iridea

Stefano combatte una trota iridea

Il fiume ha un colore verde bottiglia favoloso, peccato per il livello bassissimo; poca, pochissima acqua… un dramma a cui assistiamo sempre più spesso. Scegliamo di pescare nei tratti dove solitamente la corrente è troppo impetuosa che oggi invece sembrano perfetti per la pesca a scendere con streamer. Stefano lancia superbamente, io lo osservo e lo imito decentemente, gli artificiali in acqua sono favolosi per colore e movimento, accarezziamo “strippando” (tecnica di recupero degli streamer. N.d.R.)  tutte le buche e buchette, le schiume, i rigiri d’acqua. Nulla, nulla assoluto. Il sole è alto adesso, un altro caffè e cambio anche io il finale, mi presta un polyleader affondante come il suo: è evidente che l’assetto scelto dal mio amico sia migliore, l’artificiale si muove con maggior naturalezza, il lancio è più fluido e armonioso e in questa poca acqua non serve cercare l’abisso col piombo.

Quando cappotti niente è meglio che fotografare paesaggi...

Quando cappotti niente è meglio che fotografare paesaggi…

A mezzogiorno e mezza, dopo oltre cinque ore di pesca concentrata, siamo ancora a cappotto, non una pinna si è manifestata quindi noi andiamo a mangiare tagliatelle con i funghi. Tra gli avventori dell’osteria ci sono i soliti pescatori a mosca fighetti della riserva lì vicino, un tratto di fiume stipato di grosse trote immesse dove tutti possono sentirsi bravi pescando falsi trofei comodamente. Ci chiedono se abbiamo preso nel libero e rispondo elusivamente, <…meglio un pesce in libera che cento di immissione!>.

Trota_Iridea_pesca a moscaFiero di questo proclama esco dal locale a testa alta, ma appena saliamo in macchina mestamente propongo a Stefano di fare due lanci nel “no-kill” di Varallo… cioè andare a tirare anche noi a grossi pesci di immissione. Viva la coerenza, del resto la voglia di scappottare a streamer è troppo forte. Ci addentriamo tra i canyon di roccia della Val Mastallone, non c’è nessuno a parte noi e le trote che si lasciano intravedere sul fondo delle buche. In breve abbiamo le nostre abboccate! Canne in piega e robuste iridee incannate. Facciamo qualche foto di rito.

VMC Hooks Stefano e una grossa iridea presa a Streamer

Stefano e una grossa iridea presa a Streamer

Abboccano anche due belle fario, altre seguono più furbe. Dopo poche ore ne abbiamo abbastanza. Torniamo al Sesia per pescare un tratto favoloso e poco battuto, dove l’acqua corre bene anche in questi momenti di siccità. Peschiamo ancora a scendere, io guado e siamo su sponde opposte. Luce perfetta, nessuno al fiume, peschiamo bene e ci crediamo… la grande marmo è in agguato. Si fa buio e nulla è abboccato. A presto Ste! Grazie della compagnia è stata comunque una bellissima pescata.

Dettaglio di trota iridea...pollo ma gallo!

Dettaglio di trota iridea…pollo ma gallo!

Cena in piazza a Varallo, alla “sagra del vitello allo spiedo”, amaro con il mio vecchio amico Savino e su in stanza a preparare esche e finale per domani! Domani pesca in solitaria, con tutta la grinta di cui sono capace torno a pescare a spinning sul Sesia, torno a cacciare la grande marmorata. Quest’anno è una pesca che ho quasi ignorato, solo quattro uscite fino ad ora, ma domani… domani… mamma mia sto già ferrando! Così mi addormento felice.

Alba sul fiume

Alba sul fiume

La luce inizia la sua lotta contro le tenebre, l’adrenalina combatte  il sonno gravoso che mi affligge. Il sole sorge e io sto già pescando. I primi lanci sono così motivato che mi aspetto l’abboccatona ad ogni giro di manovella. Sto facendo una pesca che credo di conoscere piuttosto bene, quindi ho molta convinzione in ogni lancio, in ogni recupero dell’esca. Alle sette del mattino: un pesce! Saetta una marmorata tra i quarantacinque e i cinquanta centimetri sul mio artificiale, la vedo, la sento un istante in canna e sparisce. Non si è allamata. Peccato era bella.

Una trota discreta del Sesia

Una trota discreta del Sesia

Per altre due ore non prendo e non vedo nulla. Con il sole ormai alto, per il desiderio di scappottare, mi arrendo ad usare esche piccole. Ed ecco qualche mini-trota abbocca. Piccole meraviglie che rilascio con cura.

Il weekend di pesca però sta andando male, adesso ho sonno, fa caldo e penso ai miei amici a casa sui loro comodi divani… magari con l’aria condizionata davanti al moto-mondiale. Mi tirerò su provando una nuova trattoria! “Oggi polenta e baccalà” recita un cartello. Perfetto, la ordino subito! La polenta e il baccalà non sanno di nulla, in compenso c’è tanta cipolla poco cotta che mi accompagnerà a lungo. Tiramisù della casa, pensaci tu! E invece no, un granello di biscotto e una goccia di caffè persi in un badile di crema mascarpone poco lavorata.  Male, male.

Lo scherzo su facebook.... non era ovvia l'ironia?

Lo scherzo su facebook…. non era ovvia l’ironia?

Per ingannare il tempo faccio un post stupido su Facebook, ovvero metto una foto delle mini-trote prese accanto alla mini-esca e scrivo che l’esca è lunga 37 cm e quindi la trota è una cattura eccezionale… i più capiscono lo scherzo e si divertono, ma alcuni contestano le misure, rilanciano stime improbabili, denunciano la balla… Eppure era tanto evidente l’assurdità! Forse il mondo del web è troppo abituato a palesi stupidaggini spacciate per vere che uno scherzo fatica a distinguersi.

Pietro in pesca

Pietro in pesca

Pesco una gola. Nulla. Sono stanco e poco convinto. Vado a dormire un’ora, faccio una doccia, bevo un altro caffé, doppio. Adesso sono le quattro del pomeriggio, la luce è più morbida, le ombre più lunghe ed io pesco nuovamente convinto. Per chiudere in bellezza vado in un tratto che conosco bene, un tratto dove non va mai nessuno, segretissimo, dove regnano solitudine, quiete e grandi trote.

Attrezzatura over the top...

Attrezzatura over the top… (esca salva-cappotto by Urban Fishing Lures)

Scendo il sentiero baldanzoso e mi appaiono in un colpo solo: a monte, un anziano pesca con il verme la testa della buca, a valle, un ragazzo lancia grossi sassi nel fiume con tonfi roboanti. Vacillo basito, attonito. Osservo il ragazzo a lungo, sembra a tutti gli effetti un pazzo. Invece sta cercando oro, sì muove sassi, filtra sabbia e cerca oro… <bah>. Infastidito vado molto più a valle lungo il fiume e pesco a risalire, quando finalmente ritrovo fiducia un dolore incendia il mio gomito, lo sbatto contro il corpo e vedo un tafano andarsene… il bello del gomito è che continui a muoverlo ed il dolore si rinnova ogni volta… per tutta sera. Incontro il ragazzo: <Hai trovato l’oro?>, scuote la testa, <Hanno abboccato?>, scuoto la testa; eppure so che entrambi abbiamo incontrato quel che cercavamo: il fiume ed il suo canto.

piccola marmo del Sesia

Piccola marmo del Sesia

Un altro tafano mi molesta il fianco, la situazione è letteralmente dolorosa. Mi sposto, vado in altro promettente spot. La luce è fioca, il buio si avvicina. Sfodero tutte le mie esche migliori, le malizie imparate negli anni; ottengo solo una trota sui quaranta centimetri dall’attacco timido. Poi il buio.

Resto con il dubbio: condizioni estremamente sfavorevoli o pescatore di trote arrugginito?  Non ho dubbi invece su quanto sia stato bello pescare due giorni in questi ambienti: preferisco ancora sfidare i tafani sul fiume piuttosto che oziare su comodi divani.

Rock’n’Rod

See You Spoon

 

12 Comments

  • Roberto T. ha detto:

    Ci voleva una bella pescata. Secondo me l’acqua bassa non aiuta.

    • Pietro Invernizzi ha detto:

      Chissà perché questo commento era stato bloccato… rispondo solo ora e dico che non potrei essee più d’accordo: ci voleva una bella pescata (ci vuole sempre!) e l’acqua bassa è una piaga di questi tempi!
      A presto, rock’n’rod
      P.

  • Stefano ha detto:

    Bello , non mi aspettavo di finire in uno dei tuoi mitici racconti . Effettivamente è stata una giornata dal punto di vista della pesca ….diciamo ..stranamente povera di catture. Ma come si dice , meglio una pessima giornata di pesca che una di lavoro hahahah
    Grazie per avermi accompagnato in questa splendida valle , il profumo del fiume è inconfondibile . Alla prossima !!!
    Stefano

    • Pietro Invernizzi ha detto:

      Ciao Ste, chissà perché il tuo commento era stato bloccato 😛
      Come ti ho detto a voce: è stata comunque una bellissima giornata!
      Le catture vanno e vengono, il piacere di pescare insieme resta!
      Ancora una volta mi hai insegnato un po’ di cose sulla pesca a mosca…

      A prestissimo, see you spoon,
      P.

  • Andrea ha detto:

    Cerco disperatamente di andare a pescare sul Sesia in libera ma sembra tutta una riserva per pescatore “ricchi”..sob.

    • Pietro ha detto:

      Ciao Andrea, beh… Svps “libera” comprende tantissimi km di fiume ben gestito e costa 20 euro il giornaliero… Non proprio da ricchi 😉 ed anche il “no kill” di Varallo costa così. Poi a valle, zona Borgosesia, hai qualche km totalmente libera (fips) gratis 👍👊
      Rock’n’Rod

  • mimmus ha detto:

    In fiumi “grandi” e battuti, a volte le trote sembrano assenti.
    In più, forse, livelli bassi e meteo stabile, non aiutano di certo.

    • Pietro Invernizzi ha detto:

      Vero caro Mimmus, poi chissà… La pressione atmosferica, acidità dell’acqua… So che il giorno dopo era già molto meglio, sia in Sesia che in altre acque del Piemonte 😉👊👍
      Bisogna andare spesso! Questa è la verità. Rock’n’Rod

  • Marco ha detto:

    Dove andrete per la chiusura della pesca alla trota?

    • Pietro Invernizzi ha detto:

      Marco! scusa il ritardo della risposta… Siamo andati solo il venerdì sul Sesia, svps.
      Pesci abbastanza attivi, tante catture fario, ibridi e marmo ed una iridea. Purtroppo nessun pesce di taglia, ma giornata favolosa! Se ne riparla a Febbraio 😉
      See You Spoon

  • Claudio ha detto:

    Ahhhhh….che nostalgia…quei paesaggi mi mancano…a prescindere dal cappotto o dalle catture…è un po’ che non calco quelle acque…piuttosto…in realtà da un paio di anni calco raramente qualsiasi corso d’acqua…e questo non è buono…ma la speranza è l’ultima a morire…

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