Il Pescatore Penitente e le Trote Aperitivo

Trota Fario e rapala cd 9

Trota Fario e rapala cd 9
Sul manuale del grande pescatore esperto è scritto a chiare lettere che è auspicabile andare a letto molto tardi prima di un giorno di pesca! Meglio se sufficientemente ubriachi da svegliarsi con un potente mal di testa e un senso dell’equilibrio pari a quello di un birillo sul pennone di una nave in tempesta.

immagini inquietanti poche ore prima della sveglia

(Immagini inquietanti:il pescatore ritratto poche ore prima della sveglia)

Pedissequamente ho seguito questo consiglio, sono andato alla divertentissima festa di matrimonio di una cara amica, ho fatto lo scemo quanto basta e così sono riuscito ad uscire di casa, con l’aiuto del mio fedele amico “ketoprofene sale di lisina” alle 10 della mattina dopo. Per fortuna c’era una maratona in città e tutte le strade erano bloccate così almeno non sono arrivato troppo presto sul fiume… Tutti sanno che pescare all’alba o alle prime luci è controproducente, molto meglio arrivare barcollando tra le 11.30 e mezzogiorno. L’aria fresca di montagna ed il canto del fiume fanno in 5 minuti quello che i sali di lisina e i 5 litri d’acqua che stavo bevendo senza posa riuscivano a fare a fatica: mi riprendono completamente! Mi sento rinato e un po’ penitente. Solo, mimetico, tattico-fallico, performante, corroborato, alieuticamnete preparato, cazzobubolato di attrezzatura all’avanguardia, pronto all’azione come un samurai maledetto dai demoni del fiume… mi acquatto, lancio, recupero, lavoro l’esca, saltello da un sasso all’altro, mi accuccio, rilancio, manovro il ferro nel fiume come farebbe Cracco con un cucchiaio nella salsa, inciampo sui sassi, scivolo un po’ qua un po’ là, perdo esche sul fondo con maestria, cambio finale, palleggio rotanti, ondulanti e jig. Non prendo niente.

Incontri: il Vecchio e il Fiume

Incontri: il Vecchio e il Fiume

Non vedo niente. Per aumentare le chance di cattura dopo solo un’oretta di pesca mi lancio atleticamente al ristorante. Qui la musica cambia, grazie alla fame da postumo prendo un casino: allamo una matriciana di quasi due etti, poi ferro deciso due scaloppine e salpo manciate di patatine fritte che si dibattono tra cocacola, ketchup e maionese. All’ultimo mi ha uccellato il tiramisù, l’ho visto da lontano ma il caffè mi ha distratto ed è scappato via. Comunque c’era di che essere soddisfatti e, come dicono i giovani, mi ero “ripigliato”.
Ancora fiume, ancora cielo coperto e temperatura impossibile: un minuto vento gelido direttamente dal monte rosa al coppino mal celato dalla giacca; un minuto dopo aria immota, timido raggio di sole e rivolo di sudore sulla schiena.
Alle 6 e mezza non ho preso un pesce e, ad essere sinceri, non ne ho nemmeno visto uno, a parte grossi barbi in amore sui raschi. Però il cappotto non è Anonima Cucchiaino! (Indagini approfondite rivelano che anche il “cappotto” è 100% Anonima Cucchiaino e molti report di questo blog lo testimoniano. N.d.R.)
Tento il tutto per tutto: vado a valle sperando in acqua più calda e che l’uso consentito di minnow (proibiti in SVPS) trovi qualche trota pronta all’aperitivo! Per la trota-aperitivo non monto olive e salatini bensì un Rapala con lo smoking: CD 9 bianco e nero, il più classico ed elegante.

Trota Fario e rapala cd 9

Trota Fario e rapala cd 9

Pochi lanci e, finalmente, dopo una giornata di astinenza, l’inconfondibile strattone! Velocemente porto a riva una combattente fario che stimo ad occhio 33cm, bellissima anche se sul fianco sinistro e sulla coda porta evidenti i segni di una rissa con un cormorano. Foto, libero la trota e lancio di nuovo: incredibile, un missile sui 55cm segue, attacca e sfiora l’esca… niente di fatto. Deve esserci l'”happy hour”… Scendo ancora, forse 10 lanci dopo la 55 eccola: bella abboccata, veloce recupero: un’altra fario, più scura, più lunga e magra, forse 38/39.Trota Fario e rapala cd 9
Sono felice, ancora una volta. Pesco fino al buio, le trote hanno finito le consumazioni, resta la pace delle ultime luci e quel senso di appagamento del predatore che torna dalla caccia e questa volta mi sembra di essere scappato al pericolo per un soffio, il pericolo del cappotto dolente sul pescatore penitente.

See you spoon…

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