Intervista a Fishing Evolution

La prima volta che sono entrato da Fishing Evolution è stato tredici anni fa. E sono uscito con una canna da lucci che mi avrebbero regalato i miei per Natale. Il negozio era ancora in via Sidoli e io avevo diciassette anni. Adesso che di anni ne ho trenta e, grazie a una strana congiunzione astrale di doppio trasloco, il negozio è sotto casa mia ci passo spesso. Anche solo per chiacchierare con il nutrito gruppo di abituè che popolano il negozio. Questa pubblicità spontanea nasce dal fatto che sono due persone che sanno quello che dicono e lo fanno senza mezzi termini, diretti, a tratti anche bruschi. Signore e signori, ecco a voi Naca e Bino.

Da quanto peschi?
NACA: Essendo genovese ho incominciato a Santa Margherita Ligure quando avevo circa 4 anni, 52 anni fa.
BINO: Avevo 3 anni, 40 anni fa.

Hai avuto una figura in particolare che consideri il tuo “Maestro” di pesca?
NACA: Il cugino di mio padre, gran pescatore in mare.
BINO: Mio zio, gran bracconiere.

Ti piace insegnare le tue conoscenze sulla pesca?
NACA: Mi piace molto anche se la maggior parte delle volte pesco da solo.
BINO: Si mi piace dividere le mie conoscenze con amici.

Peschi solo a spinning? Che tecniche pratichi, in genere dove e rivolte a che pesce?
NACA: Ormai pesco quasi esclusivamente a spinning, ho ovviamente iniziato con la classica pesca a galleggiante; ho praticato molto il surf casting e per qualche anno la pesca a mosca. Oggi pesco quasi esclusivamente in mare.
BINO: Ho incominciato da bambino con le tecniche classiche, da anni ormai pesco esclusivamente a spinning sia in SW che in FW ed a mosca.

Qual è la tua tecnica preferita e perché?
NACA: Sicuramente lo spinning, con esche rigide in mare e con la gomma in acque interne.
BINO: Lo spinning in mare e la pesca a trote, sempre con gli artificiali in torrente e fiume.

Ci sono delle tecniche in acqua dolce che andrebbero proibite secondo te?
NACA: La pesca con il vivo anche se ammetto di averla praticata in passato.
BINO: Le gare al bianco.

Ti ricordi il primo pesce che hai preso? Ed il primo a spinning?
NACA: probabilmente un ghiozzetto fra gli scogli a Santa Margherita, a spinning una trota nel Velino a Rieti.
BINO: Un persico sul lago di Lugano preso a spinning.

Quali sono i tuoi record attuali?
NACA: Circoscrivendo la cosa ai mari e fiumi italiani, un branzino da circa 6 Kg ad Anzio (Roma) ed un bass sopra i 3 Kg in una cava vicino a Milano, sempre a spinning.
BINO: Un luccio da 130 cm sul Terdoppio a spinning ed una spigola da 3,8 Kg con il galleggiante in Veneto; sempre rimanendo in ambito italiano.

Qual’è il pesce che hai preso che ricordi con più emozione? La cattura piùbella…
NACA: Un temolo preso a mosca in Austria nel lontano 1989, passava i 50 cm ed è venuto a prendere una mosca di mia costruzione.
BINO: Una marmorata in Adda – a parte il mio primo GT.

Cos’è per te la pesca? Cosa significa nella tua vita “andare a pescare”?
NACA: Togliersi dalle palle, senza nessuno che mi stressi.
BINO: Come sopra…

Cosa ne pensi della gestione delle acque in Italia? Dicci almeno unaproposta per migliorarla…
NACA: Anche se ultimamente le cose sembrano leggermente migliorate, per ciò che riguarda le acque interne ci sono troppi interessi diversi da quelli della pesca che interferiscono con una corretta gestione delle risorse, ci vorrebbe molta più severità. In mare le cose stanno invece andando molto meglio, le normative europee recentemente applicate anche in Italia stanno facendo vedere i loro risultati (vedi tonno rosso).
BINO: In acque interne la gestione non è delle migliori, soprattutto per ciò che riguarda il prelievo idrico oltre al solito inquinamento che purtroppo persevera. In mare non c’è controllo per ciò che riguarda la pesca professionale.

Che consiglio daresti a chi si avvicina al mondo dello spinning?
NACA: Di andare a pesca senza farsi riempire troppo la testa dai “pro” del momento; se anche cappotti qualcosa impari sempre.
BINO: Di andare a pescare rispettando la natura.

Pensi si possa iniziare da zero a praticare lo spinning? Oppure èconsigliabile provare altre tecniche e poi approdare alla pesca con gli artificiali?
NACA: Anche esperienze derivanti da altre pesche possono aiutare, comunque si può tranquillamente incominciare direttamente a spinning, magari facendosi  accompagnare da qualcuno già pratico.
BINO: Sicuramente si può incominciare ad avvicinarsi alla pesca cominciando con lo spinning, magari dopo essersi fatto consigliare da un esperto (non dai famigerati “pro”). Aver cominciato con altre tecniche, magari più semplici, comunque aiuta.

A prescindere da orari, luogo, e avvicinamento, cos’è che conta di più traquesti 4 elementi per prendere pesci a spinning: l’attrezzatura/ laprecisione nel lancio/ la scelta dell’artificiale/ il recuperodell’artificiale?
NACA: Sicuramente il recupero dell’artificiale.
BINO: Sia la scelta dell’artificiale che il recupero dello stesso.

Pubblicità: qual’è il valore più grande di “Fishing Evolution” il vostro bellissimo negozio a Milano?
NACA: Avere nella maggior parte dei casi dei clienti che sono anche amici con i quali andare a pesca.
BINO: Vedere che i clienti escono dal negozio pienamente soddisfatti, sia per ciò che riguarda i prodotti acquistati sia per i consigli che sono stati forniti.

Dicci due parole su di te:
NACA: Talvolta mi danno dell’orso.
BINO: Fumo troppo.

Catch&Release si o no? (Su quali specie e per quali motivi)
NACA: Ad una bella spigola al sale non so dire di no.
BINO: Sono per il prelievo moderato e consapevole.

Come pescatore hai ancora un sogno che vorresti realizzare?
NACA: Trasferirmi in Nuova Caledonia.
BINO: Un GT over 50 Kg.

fishingevolution.it

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