Marmorate & Dolce Vita

Ibrido Marmorata
Ibrido Marmorata
Ibrido Marmorata

Ibrido Marmorata

Una serata calda e tranquilla sulle sponde del Lago d’Orta accoglie l’arrivo della famiglia Ivanovic, la famiglia del nostro amico Velibor, il grande pescatore di Hucho e trote dei Balcani. A mezzanotte in perfetto stile “estate italiana” scodello i maccheroni e li sposo con salsa al pomodoro, birra Menabrea e chiacchiere di pesca!
Da diversi giorni ci scambiamo email tra Stoccarda, dove l’amico Montenegrino vive, e Milano, dove l’Anonima ha la sua dimora, l’idea è ospitare la famiglia per andare a pescare trote insieme.
Il piano è spaventoso: fare una maratona di pesca spinning alla marmorata in Sesia dall’alba di sabato al tramonto di domenica!

Velibor in action!

Velibor in action!

Alle 4 siamo in piedi, alle 5 siamo sul fiume dalle parti di Borgosesia. E’ fantastico portare un bravo pescatore su un fiume che non conosce, perché hai l’occasione di rivedere il tuo fiume con occhi nuovi.
Il livello dell’acqua è abbastanza buono e non sembra troppo velata da scioglimento di neve, attacchiamo insieme la prima pozza, io scelgo la tradizione montata sulla novità: classico rotante su trecciato di nuova generazione con finale in fluorocarbon, lui sceglie l’innovazione montata sulla tradizione: imitazioni in spugna di piccoli pesci su nylon.

Shimano Speedmaster Special Parabolic 240mh + Biomaster 3000

Shimano Speedmaster Special Parabolic 240mh + Biomaster 3000

Entrambi abbiamo canne 240 mh, io ho tra le mani un nuovo giocattolone: una Shimano Speedmaster Special Parabolic (clamoroso errore di nome, in realtà non è una sciocca ragazzina flessuosa ma una bellissima signora progressiva!) con un mulo Biomaster 3000 bobinato con trecciato al gore-tex Sufix 0,15… ‘na crema!

La prima pozza ci preoccupa, solo qualche fario segue svogliata. La seconda pool la avviciniamo tra i cespugli e, guardando bene a lato della corrente centrale, vediamo due trote sui 40 ninfeggiare, poi una sui 50 fare lo stesso e, per pochi secondi come un’epifania oltremondana, è passata una regina sui 60/65cm… un’assedio di rapala, minnow vari, silicone, rotanti, ondulanti e jig le ha corteggiate, da lontano e da vicino… nulla! Erano concentrate su altro…
Comincio a dispiacermi, è vero che le trote si sono fatte vedere, ma non voglio che il Sesia si mostri avaro di catture con il mio amico che ha fatto 6 ore di auto per venire a pescarci! Ibrido 47 - PietroTorno sui miei passi e attacco un tratto misto con un classico Rapala CD7 su cui ho montato amo singolo in coda e ancoretta modificata sulla pancia; recupero a strappetti trasversalmente alla corrente: finalmente una bella abboccata!  Si contorce su se stessa come le marmo fanno, è un ibrido. Fremo per rilasciarla, ma vorrei la vedesse Velibor che è lontano da me, allora la metto delicatamente nel guadino appoggiato dentro l’acqua e trattenuto dai sassi… vedo che nuota senza ferirsi o impigliarsi nelle maglie.  Velibor arriva, foto di rito, è lunga  poco più di due spanne, quindi circa 46 o 47 cm, libera!
Sono le 7 e iniziano le danze: seguono a ruota diverse piccole fario su minnow autocostruiti da 7 cm per lui e su rotante Vibrax Bullet 3 oro-nero per me.

Ramella, Savio, Francesco, Pietro, foto by Velibor

Ramella, Savio, Francesco, Pietro, foto by Velibor

Raggiungiamo mio fratello a Varallo, permesso SVPS e rendez-vous con il  Savio e Ramella… altro che Yalta e i 3 grandi nel ’45… Churchill, Roosvelt e Stalin facevano molto meno brutto di questi tre pescatori a confronto: Savio, Ramella e Velibor! Momento di diplomazia alieutica internazionale: scambio di esche e battute di congratulazioni.
Si torna al fiume in zona Varallo, ma adesso si muore di caldo e noto un Velibor decisamente assonnato… prendiamo diverse fario e un paio di piccole marmorate, io insisto con i bullet smaltati, eccellente alternativa al solito Martin… ma sono tutte piccole, la migliore è una 35 di mio fratello al secondo lancio.

Trota Fario e rotante

Piccola Trota Fario e rotante Bullet

Ore 11: la resa.
Velibor è in affanno, maglietta legata in testa, torso nudo e spesso spiaggiato sui sassi (non per mimetismo ma per bradipismo); la famiglia di lui chiama dal Lago d’Orta: “qui è bellissimo, l’acqua è fresca e stiamo facendo il bagno…”  
Mi arrendo al volere dell’ospite: torniamo al lago. Ed io che sognavo la maratona… almeno il tramonto di gloria! Va beh, torneremo domani all’alba!
Trota e minnowNon posso dilungarmi oltre, vi dico solo che non siamo tornati all’alba… il fascino dei gelati italiani, dei tuffi nel lago, della pasta, della “dolce vita” come diceva spesso Velibor e soprattutto le pressioni della sua famiglia per stare insieme hanno prevalso sui piani alieutici… non siamo più tornati al fiume. Domenica da turisti al lago. Cena in piazza con partita (…e sappiamo tutti il risultato) e mesto ritorno a casa con la macchina carica di ogni sorta di attrezzatura da pesca quasi inutilizzata.
Peccato non aver mostrato meglio le meraviglie dei nostri fiumi, ma comunque l’Anonima ha dato vita a uno scambio culturale e, in poco tempo a disposizione, è riuscita a prendere una trota decente e diverse bellissime piccole. La pesca diventa anche questo: occasione di incontro, di amicizia, di scambio culturale…

Però cazzarola  potevamo fare almeno un tramonto come si deve! La big marmo aspetta…

ROCK’N’ROD

12 Comments

  • jacopo savoia ha detto:

    Peccato per la poca dedizione alla causa, ma se Velibor non è stato per tutto il tempo con gli occhi chiusi non può non aver intuito lo splendore e le potenzialità anche dei tratti che non ha visto…

  • ilsavio ha detto:

    Sei uno sbragato altro che allievo!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂

  • Andrea Monferrato ha detto:

    Sono posti che mi mancano e che mi riprometto da tempo di visitare. Complimenti per il raduno di eminenze di trotologia 🙂
    Raccontami del Biomaster.. sull’acqua vale davvero tre volte e mezzo un Exage?

    • pietro invernizzi ha detto:

      Ciao Andrea, se vuoi venire con noi: molto volentieri! Anzi… se mi presti una canna fissa (che mi pare siano il tuo forte!) pesco anche io a fissa… c’è un posto bellissimo dove il mulinello è vietato.
      Per il Biomaster… spendere cifre molto alte per l’attrezzatura non fa prendere più pesci secondo me o, comunque, non sono così giustificate in termini di prestazioni assolute… ma la differenza c’è eccome (ci mancherebbe!), secondo me diventa una questione di piacere del pescatore che ama i suoi attrezzi! Con l’Exage puoi prendere gli stessi pesci del Biomaster senza problemi, lo sappiamo tutti e due, però se godi nel sentire la fluidità dei cuscinetti, la leggerezza, la frizione micrometrica etc. etc. Allora diventa uno sfizio, io confesso di subire un po’ il fascino delle attrezzature “perfette”… ma resto consapevole che non sono affatto indispensabili! Come può far piacere fare delle curve a 50km/h con una Ferrari invece che con la Punto… sempre 50km/h, ma più soddisfazione.
      Per non parlare delle esche, ho cassette di artificiali ultima generazione perchè mi divertono un sacco, ma in torrente uso quasi sempre mepps, martin e ardito ; )

      • Andrea Monferrato ha detto:

        Il tuo è il secondo invito a pescare in Valsesia. Mi devo proprio decidere a
        fare un giro da quelle parti e magari ci dedicheremo ad un doppio fissa (ne ho una per te, certo) più spinning.
        Per quanto riguarda i mulinelli il mio compagno di spinning, con cui mi trovo molto bene, è proprio un Exage, e mi chiedevo appunto se le differenze nella meccanica, con i modelli top fossero così percepibili. Una di queste sere vado a “girare” un Biomaster in un pesca-spaccio locale.

  • pietro invernizzi ha detto:

    La combo spinning & fissa in Sesia si farà! Quando vuoi…
    Vedrai che la differenza è decisamente percepibile, sia sulla fluidità (già dal cuscinetto per la manovella), scatto archetto e regolazione frizione, oltre all’affidabilità delle componenti… poi se valga la pena spendere i soldi, beh, come dicevamo, quello è un altro discorso.

    • pietro invernizzi ha detto:

      ieri sera ho fatto due lanci e ho “ri-provato” il Biomaster, mentre ne apprezzavo le doti… pensavo alla tua domanda (Andrea) e ti dirò che come tutti i lussi nella vita, una volta che li provi non vuoi più tornare indietro!!!

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